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Poco e male (Cosenza, città che legge) è un blog di progetto, uno strumento di discussione col team incaricato di redigere una proposta strategica (non convenzionale, uncorrect e - se occorre - maleducata) che incentivi la lettura. E dunque, la scrittura. 


punto di capitone


Un punto di partenza, col linguaggio dei tappezzieri (a cui Jacques Lacan attingeva per farne una topologia), un "punto di capitone", è il seguente. Sta qui, lo abbiamo chiamato elogio delle ammorsature e ce lo suggerì in anni lontani Piero Calamandrei.
Ammorsatura, grosso modo: "pietra che si lascia sporgente nella testata di un muro per poterlo legare a una successiva costruzione. AMMORSATURA TRA PARTI ADIACENTI O TRA MURATURE, il trasformarsi in intese e, via via, in aggregati sempre più solidi e spaziosi".
Scrivono nel '41 Eugenio Colorni, Ernesto Rossi e Altiero Spinelli – sull'isola dove erano confinati: 

"L’aggregato più solido e spazioso è l’Europa. Non possiamo rinunciarvi per rinchiuderci in spazi nazionali asfittici e pericolanti, in balia di potenze economiche, politiche e militari che vediamo all'opera contro tutti i principi che abbiamo condiviso nella carta del Diritti fondamentali dell’Unione Europea: dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà, cittadinanza, giustizia."

“Come gli architetti nel costruire parte di un edificio che dovrà esser compiuto nell'avvenire lasciano nella parete destinata a servire d’appoggio certe pietre sporgenti che essi chiamano ammorsature, cosi è concepibile che nella Costituzione italiana siano inserite, in direzione della federazione non ancor nata, cosiffatte ammorsature giuridiche, che potranno domani servire di raccordo e di collegamento con una più vasta costruzione internazionale: offerte unilaterali che mostreranno fin d’ora la nostra buona volontà, e che, funzionando oggi da invito e da esempio, potranno domani, quando il nostro richiamo sarà compreso, trasformarsi in intese e, via via, in aggregati sempre più solidi e più spaziosi “.

Metafora architettonica, di tecnica costruttiva, resa attualissima dalla regressione sovranista che si registra nel contesto europeo e in modo preoccupante in Italia, l'ammorsatura è una indicazione di metodo. Per adesso nemmeno una proposto di titolo, Derrida avrebbe detto, riprendendo una prassi consolidata della convegnistica universitaria "titolo, da precisare".
Sarà precisato, lo preciseremo entro il 3 ottobre. Poi vedremo, qualunque sia, se starà in piedi. Per ora "poco e male" indica con realismo che non ci s'imbroda certo con il riconoscimento dello statuto di città che legge. Che Cosenza legga, che a Cosenza si legga e pure in numeri ragguardevoli, è noto dai tempi di Telesio, Parrasio e GiovanBattista Palatino . Tanti sono i segnali d'incoraggiamento, a partire dal numero di  biblioteche e librerie  (e ipotesi di eventi).


Tanti i motivi di preoccupazione. Ad esempio Amazon.it ha stilato la classifica delle città italiane che acquistano più libri, prendendo in esame il numero di titoli in formato cartaceo e digitale acquistati dagli italiani  durante l’ultimo anno su base pro capite nei centri abitati con più di 90.000 abitanti.

Milano
Padova
Torino
Bologna
Roma
Verona
Firenze
Trento
Bergamo
Cagliari

Qui Cosenza nemmeno è censita (sarà colpa del decremento demografico?)

Da bando: (si tratta di)
promuovere e diffondere l’abitudine alla lettura attraverso un’azione coordinata delle varie strutture presenti sul territorio (biblioteche, librerie, scuole, Asl, etc.), mediante iniziative che sappiano coniugare il valore formativo della lettura con la sua dimensione “ludica” e la sua valenza di strumento di dialogo in grado di favorire lo sviluppo e la coesione sociale.

Progetti di promozione del libro e della lettura che coinvolgano, oltre ai luoghi tradizionalmente deputati, anche spazi di scambio e relazione negli ambienti della vita quotidiana, attraverso esperienze che permettano ai libri di entrare nei vari ambiti della socialità (ad esempio in: consultori, studi pediatrici, asili nido, centri sportivi, teatri, centricommerciali, mercati rionali, circoli ricreativi, etc.) ...

Aggiungiamo: panchine, monumenti, manufatti architettonici di pregio, nuovi e dimenticati), location per readings da programmare. E un'app, un software di geolocalizzazione - made in Arcavacata - appositamente piegato alla bisogna e ripensato strategicamente ( postreet ).
Presto verificheremo l'effetto che fa, se questo progetto puzzle funziona, se sta in piedi o meno.





Speriamo che tenga
(Marina e  Kobi Wiesendanger, "Avant the dormir")


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